L’immigrazione è uno dei temi su cui più siamo abituati a dividerci, polemizzare, discutere. Eppure l’immigrazione è anche un fenomeno fondamentale per decifrare l’attualità e il contesto socio-economico dei nostri tempi.
Spesso gli adulti ne parlano per frasi fatte, preconcetti e senza cognizione di causa: un motivo in più per spingerci a spiegare questo argomento in modo chiaro e immediato, invece, ai più piccoli o farcelo spiegare da loro.
Arte Migrante può essere dunque uno strumento per avvicinare il discorso con semplicità, veicolando al contempo una necessità di comprensione. Non c’è bisogno di utilizzare grandi metafore, l’importante è lavorare molto sul linguaggio anche per evitare di cadere in parole che sono frutto di propaganda politica o di una retorica utilizzata anche dai media. È necessario raccontare che, oltre alle etichette, ci sono le persone.
Qual è il messaggio finale su cui si deve puntare per stimolare la riflessione dei più piccoli? Che in fondo siamo tutti uguali. Ma loro questo già lo sanno, vivono quotidianamente la diversità.
È solo una questione generazionale: anzi potremmo ascoltare i bambini, noi adulti, per cambiare idea su molte cose.